L'Ufficio Relazioni con il Pubblico raccoglie suggerimenti per migliorare il servizio, dà indicazioni sul diritto di accesso e aiuta cittadini e imprese nel rapporto con la Camera di commercio di Arezzo-Siena.
In particolare gli utenti, rivolgendosi all'URP digitale della Camera, possono:
- ricevere informazioni sulla struttura dell'ente e sui compiti dei vari uffici;
- presentare richieste di accesso agli atti;
- presentare segnalazioni o reclami sui servizi della Camera di commercio.
Per segnalazioni e reclami è attivo l'indirizzo email
urp@as.camcom.it [1]
Modulo per la presentazione dei reclami [3]
Modulo per la raccolta di osservazioni e suggeriment [4]i [4]
Con l'entrata in vigore del d.lgs. n. 97 del 2016 è possibile utilizzare tre forme di accesso agli atti ed alle informazioni detenute dalla Pubblica Amministrazione:
- Accesso documentale, è il tradizionale accesso agli atti, previsto dall'art.22 della legge 241/90, che permette a chiunque di richiedere documenti, dati e informazioni detenuti da una Pubblica Amministrazione riguardanti attività di pubblico interesse, purché il soggetto che lo richiede abbia un interesse diretto, concreto e attuale rispetto al documento stesso. La richiesta va presentata alla Pubblica Amministrazione (PA) che detiene il documento e deve essere regolarmente motivata [5]. L'ente decide entro 30 giorni (fatti salvi eventuali ricorsi), trascorsi i quali la richiesta si intende respinta.
- Accesso civico [6], è il diritto di chiunque di richiedere la pubblicazione sul sito istituzionale di documenti, informazioni o dati la cui pubblicazione sia obbligatoria.
- Accesso generalizzato [7], è il diritto di chiunque ad accedere ai documenti, alle informazioni o ai dati detenuti dalle Pubbliche Amministrazioni, ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione obbligatoria.
Con deliberazione n.29 del19 dicembre 2019 [8], il Consiglio camerale ha ritenuto opportuno unificare in un unico regolamento la disciplina delle diverse forme di accesso (documentale, civico e generalizzato), al fine di evitare incoerenze e sovrapposizioni, fornire un quadro organico e coordinato della materia, e soprattutto evitare comportamenti disomogenei tra uffici della stessa amministrazione.